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Con competenza e amore....insieme si può |
La testimonianza di una mamma |
di Ricci Fiammetta - Integrazione Scolastica |
Sono la mamma di Chiara, una bambina affetta da una rara e grave patologia che l'ha resa "disabile". Chiara non cammina, non parla e secondo i medici il suo futuro era destinato ad una vita vegetativa. A distanza di 9 nove anni posso dire con orgoglio di madre, che mia figlia, nonostante la sua disabilità, è una bambina "viva". Lei non parla ma comunica ed è una comunicazione fatta di sorrisi, carezze, piccoli suoni, segni di contrarietà ma soprattutto fatta di baci ed abbracci.
Sembra strano parlare di orgoglio o di soddisfazione verso una bambina come Chiara. La gente a volte non capisce come si possa dire ciò ma, oltre il grandissimo dolore che ogni genitore porta con sè ogni giorno nel cuore, in esso c'è tanto amore perché sono veramente dei bambini speciali. Ogni loro piccolo gesto, che per gli altri è normale, per loro è una grande conquista ed io mi sento sempre più "mamma".
Chiara oggi va a scuola, frequenta la 1° elementare dell'I.C. Via Marco Fulvio Nobiliore a Roma e, anche se all'inizio della sua vita scolastica ha incontrato degli ostacoli, perché è difficile scoprire quale sia la migliore strategia per arrivare a Lei, ora è perfettamente inserita e felice nel suo ambiente. Ha la fortuna di avere accanto persone qualificate e disponibili che hanno trovato il modo di interagire con lei e stanno ottenendo grandi risultati.
Chiara non usava la sue manine per la manualità fine, ora riesce a toccare da sola la sabbia, la farina , l'acqua, il Das. Sta scoprendo un nuovo mondo. Risponde ai comandi che gli vengono rivolti, comincia a stimolare l'intenzionalità comunicativa del DA, inteso come DAMMI l'oggetto che hai in mano. Risponde alla parola SU, quando viene richiamata perché ha la testa verso il basso. Accetta alcune proposte e si contraria rispetto ad altre. Quando si rende conto di aver fatto qualcosa di positivo si applaude da sola e sorride perché si accorge della felicità delle persone che la circondano.
Ma la scuola è importante anche dal punto di vista relazionale.A Chiara piace stare a scuola, ricerca i suoi compagni, li tocca e per attirare la loro attenzione emette un bellissimo "oooooooh". E' forse l'inizio di un futuro di parole verosimili? Chissà!
La comunicazione attraverso lo stimolo delle emozioni, del contatto visivo richiamato e protratto nel tempo, l'uso di tutti i sensi rispettando le difficoltà e la percettività di Chiara, stanno rendendo efficace il progetto iniziato a scuola e danno un'altra piccola speranza a Chiara e a noi genitori.
Fiammetta Ricci, genitore, I.C. Via Nobiliore - Roma
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