|
IN ... DISCIPLINATAMENTE |
La didattica che rompe le barriere disciplinari |
di Orsolillo Giuseppina - Organizzazione Scolastica |
Eccoci pronti a ripartire per vivere l'avventura di un nuovo anno scolastico.
I primi giorni di lavoro per noi docenti sono sempre molto intensi: progettazioni, commissioni lavoro, organizzazione orari e la fatidica articolazione delle discipline e dei tempi di insegnamento.
Ho sempre amato poco questa segmentazione disciplinare e creduto, invece, in una didattica condivisa, non solo nei documenti ma soprattutto nella pratica quotidiana.
Le Indicazioni Nazionali ci sollecitano a porre l'alunno, in tutti i suoi aspetti, al centro della nostra azione educativa e questo dovrebbe spingerci verso una didattica dell'integralità a scapito di quella settoriale, inevitabile conseguenza di una rigida segmentazione disciplinare.
Questo mio pensiero è stato fortemente rafforzato durante il percorso formativo sulla didattica per competenze, condotto dai formatori Manuela Rosci e Maurizio Scarabotti dell'Associazione Sysform per conto di GIUNTI Scuola, che ho avuto l'opportunità di frequentare lo scorso anno scolastico.
Finalmente una didattica che pone realmente al centro dell'azione educativa l'alunno, rendendolo protagonista del proprio percorso di crescita!
Una didattica, quella per competenze, che attiva processi di apprendimento significativi che vanno decisamente al di là della frammentazione disciplinare, che non livella gli alunni in un falso concetto di uguaglianza ma valorizza la loro diversità, che considera i contenuti strumenti e mezzi di un percorso di crescita culturale e personale.
Una didattica, quindi, che coinvolge e permette di imparare ad imparare sperimentando, che dà spazio allo spirito d'iniziativa e alla cooperazione.
Non posso negare che, quest'anno, ogni volta che entro in classe, mi sento sempre più "travolta" da questo modo di lavorare, che ho il piacere e la fortuna di condividere con la mia collega di classe prima; tra noi non esiste rigida scansione temporale e disciplinare ma solo una forte motivazione ed una buona dose di entusiasmo che ci spingono a dire: - Didattica per competenze ... perché no? -
Sono consapevole che mettendomi in gioco sarò assalita da incertezze, difficoltà, paura di commettere degli errori ma spero di riuscire ad offrire ai miei alunni un'opportunità di formazione più ricca di quella basata solo sui contenuti, valida e spendibile al di fuori del contesto scolastico.
Giuseppina Orsolillo, insegnante I.C. di Fara Sabina, Rieti
|
|
|