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La voce ... agli insegnanti |
L'attenzione alla prevenzione |
di Castaldo Esterina - Dedicato a te |
Questa volta ho deciso di spostare la mia attenzione sulla voce. L'idea mi è venuta quando sono stata alla Fiera del Libro di Roma, a dicembre. Parlando con tante persone di scuola,
mi sono accorta che molte persone hanno problematiche vocali che e non lo sanno o non se ne accorgono, o se lo fanno pensano che sia una cosa passeggera e tutto tornerà, in breve tempo, come prima.
La passione di ascoltare le voci mi è venuta da quando ho iniziato a studiare logopedia e ad avvicinarmi a tutte le problematiche che questa professione offre; mi sono spesso ritrovata a fare l'analisi a tutte le voci che sentivo attorno a me: sull'autobus, in metropolitana, al mercato, nei negozi e in molti altri luoghi pubblici. Mi accorgevo che le voci che sentivo erano tutte diverse ma ce n'erano alcune un po' più particolari... Con il tempo, e soprattutto con l'esperienza del lavoro, ho imparato che nessuna voce è perfetta!!! C'è chi parla a bassa voce e chi parla forte; chi parla lentamente e chi velocemente; chi è rauco e chi è stridulo o chi parla in falsetto (per capire meglio di cosa significa, andate ad ascoltare il sindaco di Napoli!).
Nella società moderna circa un terzo della "forza lavoro" usa la voce come principale strumento per la sua professione. Attori, cantanti, avvocati e soprattutto insegnanti... eh già quest'ultimi sono considerati professionisti della voce perché vengono sottoposti quotidianamente ad un continuo sforzo vocale associato spesso ad uno scorretto uso della voce. Le patologie che possono insorgere in seguito a questa situazione sono definite disfonie, in particolar modo parlo di: noduli, polipi, cisti ed edemi cordali. Tra tutte queste, la patologia cordale in cui la riabilitazione logopedica gioca un ruolo essenziale ed insostituibile sono i noduli cordali. Sono maggiormente frequenti, come dicevo sopra, nei professionisti della voce di sesso femminile, ma anche nei bambini di sesso maschile per eccessiva e cattiva fonazione.
Sarebbe buona norma che in tutte le scuole ci fossero dei corsi di prevenzione rivolti agli insegnanti. In questi corsi dovrebbero esserci degli esperti della voce, vale a dire il medico Foniatra e la Logopedista, che insieme discutono e danno dei suggerimenti su come preservare la voce, su come usarla, chiarire quali sono i campanelli d'allarme a cui porre attenzione e cosa fare quando la disfonia è già presente. Tutte queste informazioni prendono il nome di "norme di igiene vocale".
Generalmente con un ciclo di terapia logopedica la disfonia regredisce, fino a tornare ad essere una voce gradevole all'ascolto. Un ciclo di terapia prevede circa 20 incontri in cui la logopedista spiega come funziona l'apparato fonatorio (la laringe e tutte le strutture anatomiche vicine); spiega le norme di igiene vocale; imposta la respirazione costo-diaframmatico-addominale; propone esercizi vocalici, eventualmente anche esercizi di rilassamento, qualora ce ne fosse bisogno.
Se le fasi sopraindicate vengono eseguite correttamente i noduli regrediscono fino a scomparire.
Affinché la terapia abbia successo ci deve essere una collaborazione costante tra terapista e paziente: la terapista fa vedere gli esercizi che la paziente deve svolgere sia nel setting di terapia ma anche e soprattutto a casa! Qualora, però, le dimensioni dei noduli fossero tali da non prevederne la scomparsa con la rieducazione, alcuni otorinolaringoiatri intervengono chirurgicamente e dopo richiedono l'intervento logopedico.
Esterina Castaldo, logopedista, Roma
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