Chi mi legge ormai da qualche numero, ha chiaro che sono una sognatrice idealista, che, pur vivendo nella realtà, non si piega alle sue logiche. Detto questo, mi si permetta di tradurre in parole ciò che credo pensi la maggior parte dei genitori, riguardo all'annoso problema dell'esagerata lunghezza delle vacanze, siano esse estive o invernali.
La scena è familiare ai più: in inverno, i bambini, quelli fortunati, che hanno genitori altrettanto fortunati che non lavorano (!!!) o che possono prendere infiniti giorni di ferie, o che hanno nonni disponibili a fare da cavalier serventi, dormono fino a tardi, poi si alzano dal letto per buttarsi sul divano , a vedere un film o a giocare alla play-station, si trascinano senza neanche vestirsi tutto il giorno, a meno che tu, giullare della situazione, non li animi o non li organizzi, pensano alla valanga di compiti assegnati come a un incubo, nella speranza che, pensandoci, se ne possa alleggerire il peso, se non addirittura, miracolosamente, il pensiero abbia la forza di svolgerli. Lentamente, nella giornata, carburano, in modo che la sera, quando sarebbe ora che se ne andassero a letto, sono, invece, ben svegli e, data la noia della giornata, scaricano l'adrenalina accumulata con giochi frenetici o attività che ti devono coinvolgere e, per mandarli a dormire, bisogna....sparargli, come diceva una vecchia barzelletta!
Quando, finalmente, poi, si riesce a farli collegare con i compiti, passano le pochissime ore rimaste, incollati al tavolino, con te che imbracci un fucile e glielo punti alla tempia se osano muoversi dalla sedia senza avere finito, per non parlare degli zombi con cui dovrai convivere i primi giorni dell'inizio della scuola: morti di sonno, dissociati e affaticati come se non andassero in vacanza da mesi e mesi...!
In estate, la situazione non migliora, soprattutto se si considera che si tratta di un periodo lungo ¼ di un anno! Nessun genitore ha la facoltà di avere ferie così lunghe e quindi si deve dilapidare una fortuna in centri estivi, vacanze-studio, case affittate con tanto di "badante straordinaria". E, di nuovo, compiti ignorati, menti in letargo, disconnessione dalla realtà quotidiana.....
Perché? Che bisogno c'è di tempi così dilatati? E, se davvero ce ne fosse bisogno per logiche appartenenti ad altri contesti, perché non organizzare il tutto affinché questi spazi temporali non diventino più costruttivi, vere occasioni di crescita e di vita?
Certo, così si torna al vecchio, solito discorso, tanto di moda oggi, sui reali bisogni della Scuola e sui reali interventi che bisogna fare per riformarla. La Scuola ha bisogno di energie, siano esse di teste o di soldi, non si può tagliare. Nelle scuole, magari, andrebbe messa l'aria condizionata, per affrontare il caldo estivo e accorciare i tre mesi e mezzo di vacanza; gli insegnanti hanno diritto alle ferie? Benissimo! Primo, perché di due mesi? Secondo, se due mesi devono essere, ci sono tante risorse a spasso che avrebbero voglia di mettersi in gioco, sia pure per periodi limitati (vedi per esempio la sottoscritta) e non sempre sono i soldi il motore delle persone (il volontariato altrimenti non esisterebbe), ma certo questi aiutano a canalizzare queste energie!
Corsi di pittura, di musica, letture animate, drammatizzazione, découpage, manipolazione, lingue, attività sportive, ballo, lezioni di recupero... Costa tutto ciò? E allora? Magari c'è anche qualcuno a cui andrebbe solo il classico "rimborso spese", magari si può pensare di cominciare a investire su qualcosa che non è fine a se stesso, ma tocca tante altre sfere, come il problema di gestione figli delle famiglie o, in prospettiva lungimirante, il problema "formazione uomini di domani"...
Non mi piacciono le demagogie, ma perché negli altri paesi esistono realtà concrete diverse, perché solo da noi è impossibile realizzare qualcosa di alternativo, dato che tutti sempre "ci devono mangiare"? Perché la classe politica è piena di privilegi, soprattutto economici, e poi "la Scuola non ha fondi"?
Permettetemi di sognare, allora, un Paese diverso, dove tutto ciò sia possibile, dove si possano fare scelte eclatanti e impopolari, per il solo fatto di volersi distinguere, di andare contro corrente, di non volersi rassegnare a seguire le usate consuetudini , avendo il coraggio di proporre nuovi modelli, nuovi schemi, senza dover fare sempre i conti con la calcolatrice e il portafoglio: un Paese governato con i fatti, mossi però dagli ideali....!
Lucia Giovanna Paci genitore nel IV Municipio di Roma
|